19_06_2019_CS_Piano_Industriale
19_06_2019_CS_Piano_Industriale.pdf
Roma, 19 giugno 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Net Insurance SpA, riunitosi nella serata di ieri sotto la presidenza di Luisa Todini, ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2019– 2023 della compagnia.
In particolare, il nuovo Piano aggiorna stime, target e valutazioni alla luce delle evoluzioni degli ultimi mesi, ivi inclusa in particolare la vicenda della sottrazione di Titoli di Stato comunicata in data 30 marzo scorso.
Il Piano è stato costruito sulle fondamenta delle azioni a 360° avviate dopo l’emergere della frode: il Forensic Audit, per una puntuale definizione delle responsabilità dirette e indirette nella vicenda; l’assessment e la review indipendente dei fondamentali processi aziendali e il rifacimento, la revisione completa e la riapprovazione del Bilancio 2017 e del Bilancio 2018 (vedasi il relativo comunicato).
Nel Piano vengono pienamente confermate la missione industriale e il business model apportati da Archimede, quest’ultimo articolato in quattro pilastri strategici:
-valorizzazione del business della Cessione del Quinto;
-sviluppo della Bancassicurazione danni e protezione;
-sviluppo del canale broker retail danni;
-attivazione delle piattaforme digitali.
Nei primi mesi di attività, sono stati poi “messi al lavoro” alcuni fattori abilitanti destinati a sostenere in maniera importante la crescita del business secondo il modello sopra richiamato:
-il livello di patrimonializzazione, che muove da un dato del 163% a fine 2018 (post frode);
-la squadra di management, completamente nuova e di prim’ordine;
-importanti e mirati investimenti sull’architettura tecnologica target;
-la brand awareness, grazie alla sponsorizzazione degli arbitri italiani di calcio.
Le singole aree di business contribuiranno al raggiungimento dei target complessivi secondo queste modalità:
-la Cessione del Quinto crescerà moderatamente nei volumi, consolidando i livelli di redditività tecnica già raggiunti;
-la Bancassicurazione vedrà la messa a regime delle partnership annunciate, in un mercato unanimemente previsto in decisa crescita e profittevole;
-l’area Broker – di minor impatto quantitativo – si focalizzerà sul segmento retail e su alcuni prodotti ben identificati;
-infine il mondo Digital, con la funzione di realizzare prodotti, servizi, strumenti da mettere a disposizione degli altri canali ma anche con l’aspirazione di essere un partner di elezione per le piattaforme digitali.
Per quanto concerne l’area investimenti, è stata identificata un’asset allocation target ampiamente diversificata, incentrata su Corporate Bond e, in generale, su attivi legati al rischio credito, con limitata esposizione agli asset governativi italiani.
I target definiti non includono prudenzialmente alcuna ipotesi di recupero delle somme sottratte, ancorché le valutazioni dello stato dei fatti a oggi consentano nel complesso di stimare in un range di almeno 15/ 20 milioni di euro il valore atteso dal recupero.
Sulla base di questi presupposti sono stati identificati i seguenti target quantitativi:
-i premi passeranno dai 62 milioni di euro del 2018 agli 83 milioni del 2019 per arrivare a 170 milioni nel 2023, con una crescita media annua nell’arco di piano pari al 22%;
-le spese operative complessive, pari a circa 15 milioni nel 2018 arriveranno nell’arco di Piano oltre euro 23 milioni;
-il risultato tecnico netto – sostenuto da un Combined Ratio che scenderà gradualmente dall’88% atteso per fine 2019 all’81% del 2023, per effetto della qualità tecnica dei prodotti di bancassicurazione e della progressiva riduzione dell’incidenza delle spese sui premi – è previsto attestarsi poco oltre i 19 milioni di euro nel 2023;
-l’utile netto, dal livello di circa 4 milioni di euro di fine 2018 (6,7 il dato normalizzato 1) toccherà gli 11 milioni nel 2021 per salire a 17 milioni nel 2023, per un RoE che a regime sarà in area 20%.
Il dato di Solvency Ratio, grazie alla generazione di capitale assicurata dall’attività di business e dalla prudente politica dei dividendi, si attesterà progressivamente in area 170/ 180%. Nell’ipotesi di un recupero pari al 50% delle somme distratte, il Solvency si riporterà attorno al 200%.
“Dopo l’annuncio della frode, abbiamo reagito con velocità, determinazione e con un approccio a 360° gradi, costruendo così anche solide fondamenta per la rivisitazione del piano industriale”, ha affermato Andrea Battista, Amministratore Delegato di Net Insurance. “Il business ha dimostrato in questi mesi di crescere anche in condizioni perturbate e, nonostante tutto, lo sviluppo delle attività è al momento oggettivamente in linea con le migliori aspettative. Su questa evidenza e sulla consapevolezza del potenziale ora disponibile, acquisita anche grazie ai nuovi accordi distributivi, abbiamo rivisitato e aggiornato il nostro piano che presenta target sfidanti ma assolutamente credibili, non dissimili dagli obiettivi a suo tempo definiti da Archimede”, ha concluso Battista.
La presentazione è disponibile sul sito internet della compagnia al link: https://www.netinsurance.it/investor-relations/documenti/documenti-societari/